
...con gli esperimenti! stavolta, per colpa (ahahha) di foodpairing, ho fatto un mezzo pasticcio. che ho poi recuperato. mi è servito per fissare una regola fondamentale che fino ad ora avevo solo vagamente in testa ma di cui non avevo compreso appieno l'importanza: se si uniscono 2 elementi in assonanza ce ne vuole obbligatoriamente 1 a contrasto. dunque, ho aperto la pagina del peperone, ed ho visto che sta bene sia col tè verde che col grano saraceno. avendo in casa tutti gli ingredienti mi sono buttata. risultato: il tè verde rafforza enormemente l'amarezza del grano saraceno, e l'amarezza del peperone ci mette il carico da 11, per usare un gergo da bar. al primo assaggio una tempesta amara: buono, come sapore, ma squilibrato nei toni. ci son voluti un limone di sorrento tagliato a cubetti e un pizzico di zucchero di canna tritato finissimo per fare ordine sul palato, ottenendo così un buon risultato. dunque, pro memoria: mai unire 2 o più elementi in assonanza senza equilibrarli con 1 o più elementi a contrasto! ;-)

GRANO SARACENO AL TE' VERDE CON PEPERONI E LIMONE DI SORRENTO
dosi per ogni persona
mezzo peperone rosso
50 gr di grano saraceno decorticato
mezzo cucchiaino di tè mat-cha
mezzo limone di sorrento q.b. (succo, buccia e bianco)
mezzo cucchiaino di zucchero di canna
sale
pepe bianco
olio extravergine
cuocere il grano saraceno come riportato sulla busta: quello che ho io si cuoce in 18 minuti, con tanta acqua quanto basta a ché evapori completamente. quando mancano 2 minuti alla cottura, aggiungere il tè, mescolare a fuoco bassissimo, spegnere e trasferire in una ciotola immersa in acqua e ghiaccio per raffreddare. nel frattempo, tagliare il peperone a listelli lunghi e porli sulla vaporiera dal lato della buccia. cuocere 10 minuti e staccare la pelle. scaldare bene una padella antiaderente leggerissimamente unta d'olio, adagiarvi i peperoni e cuocere da entrambi i lati per pochi minuti a fuoco molto alto. tagliare a cubetti e mescolare al grano. unire il succo del limone e la buccia, compresa della parte bianca, tagliata a dadini. unire lo zucchero pestato al mortaio, aggiustare di sale e condire con extravergine. riporre in frigo per un'ora.
Ogni volta che vengo da te mi dico che dovrei ''osare'' di piu. Brava :)
RispondiEliminaSembra di essere a lezione di musica...o forse di pittura...che dici? Ficus!
RispondiEliminaBelle queste sperimentazioni e che bella presentazione!
RispondiEliminaCiaooo,
Aiuolik
......ho stampato qualche pagina di ingredienti da provare... ho poco tempo ora..ma ho degli appunti/schizzi pronti per prossimi esperimenti...
RispondiEliminatu vai fortissimo... e grazie per le prove "en primeur"
Agli ordini! terrò presente questa (in)sana lezione di vita.. perché la regola vale in tutto..no? ;)
RispondiEliminaintanto complimenti per la foto..e la ricetta è solo da provare!!
Regole matematiche per ricercare equilibri, io sono molto più naif, ma per questo mi piace leggere i tuoi post: apri nuove prospettive!!!!
RispondiEliminaGrano saraceno ... lo voglio!
Mi fai sempre venire voglia di sperimentare.......sei fenomenale! Baci
RispondiEliminaOttimi consigli come sempre...devo trovare sinonimi agli ormai troppo usati brava, stupenda eccezionale...
RispondiEliminaUn bacio bellissima
mi piaci tanto proprio per questo, i tuoi esperimenti sono fantastici!quando apro il tuo blog imparo sempre!!!
RispondiEliminaVedo che ti sei lanciata con gli esperimenti :-)
RispondiEliminaHai mai provato anche il procedimento che ho descritto tempo addietro sulla chiarificazione?
Qui http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/03/01/chiarificare-limpossibile-con-i-filtri-molecolari/
Secondo me puo' essere molto utile utilizzato con gli accostamenti, preparando ad esempio delle gelatine o usando quegli aromi per delle marinate.
Oppure (piu' banalmente) come liquidi per montare il cioccolato Chantilly http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/06/06/le-ricette-scientifiche-il-cioccolato-chantilly/
negli accostamenti che prevedono il cacao amaro.
ciao Dario Bressanini
ciao dario! sì, ho provato quel metodo di chiarificazione: è fantastico! il discorso del cioccolato chantilly invece devo ancora provarlo... meglio attendere l'autunno per quello ;-)
RispondiEliminagrazie e a presto!
@ tutti: ciao e grazie dei lusinghieri commenti :-***
RispondiEliminaChe tris di ingredienti... da applauso! come al solito amica mia!
RispondiEliminaA te ti ci vedo a fare cucina molecolare e magari un tirocinio da Ferran Adrià. Sei troppo forte.
RispondiEliminaCiao, alex (delle cuoche)
ahahahah,
RispondiEliminami fai morì
ma brava la mia salsina bedda *
bacetti
cla
Hai recuperato alla grande, io sarei andata nel panico e avrei buttato tutto! Bravissima come sempre!
RispondiEliminaDevi davvero avere la lingua... come dire "equivalente all'orecchio musicale": a me se un piatto viene male... viene male! Tipo gli udon di lunedì sera... con il cavolo talmente amaro che al suo cospetto il marrubio bianco è uno zuccherino... non sono riuscita a far altro che scartare il cavolastro!
RispondiElimina(che bella luce ha questa foto!)
C'è sempre da imparare da te..quando esco dal tuo blog mi viene voglia di correre e sperimentare anche io!
RispondiEliminaBaci
Laura
Ho sperimentato anche io un abbinamento di sapori, confortato dal dato scientifico di foodpairing!!!!
RispondiEliminaChe stia diventando una mania?
Non conoscevo gli interessanti e avvincenti esperimenti di Bressanini: dovrò rimediare.
wow quando si dice che la matematica nn è un'opinione...adoro il tu approccio scientifico e passionale insieme e pure i biscottini al cocco qui sotto ;)
RispondiEliminaSeguirò il consiglio per le mie future ricette! Grazie!
RispondiEliminaBuona giornata
buongiorno cara pioniera esploratrice :)))
RispondiEliminaapro il taccuino e prendo nota!! anche del fatto che si puo' cuocere al vapore il peperone per spellarlo, anziche bruciacchiarlo sulla griglia, anche perche' penso che si cuocia anche meglio..devo comprare un cestello x il vapore!!!
Mi consigli l'acciaio o il bambi'??? Grazie, un a bacio!
Questa volta passo: io e i peperoni non andiamo molto d'accordo...:(
RispondiEliminaComunque un 10+ per l'intraprendenza, infatti sono convinta che in cucina si debba sperimentare, solo così si diventa bravi a realizzare quelli che sono i piatti di alta qualità...in fondo trova che sia questa la differenza tra un appassionato ed un esperto di cucina!
Brava,
Nadia - Alte Forchette -
ciao a tutti! cari amici, ieri sera ho fatto nuovi esperimenti... ve ne renderò presto partecipi :-D
RispondiElimina@ciboulette: dunque... credo che una valga l'altra! anzi, pe dirtela tutta, io nonho una vera e propria vaporiera, bensì una semplice griglia a rete sottile, tipo setaccio schiacciato, che mi entra pelo pelo in una pentola/teglia bassa e larga, e c'entra bene pure il coperchio! è una vaporiera fai-da-te :D e funziona alla perfezione! anzi, aspetta che forse ho una foto... dei peperoni in cottura... se ce l'ho la carico così vedi :-)
caricata! la vaporiera-de-noartri :-D
RispondiEliminagrazie!!!!!
RispondiEliminasei troppo forte, una soluzione degna di una giovane marmotta!!! :)))
A volte mi faccio problemi perche' mi manca giusto giusto quell'attrezzo li'....e invece spesso si puo' ovviare con metodi alernativi!! :))
oh, meno male che ti ho fatto questa domanda, avevi una foto cosi bella e non l'avevi postata!!!! :)))
Le tue deduzioni mi fanno impazzire...é vero anche in cucina bisogna calcolare...ma vanno bene calcolo e creatività?..ti prego fai una ricerca anche su questo criterio...stai diventando il mio dizionario gastronimico preferito...alla prossima baci*___*
RispondiEliminahumm per un momento quel carico da undici mi aveva spiazzato ...ma il limone e lo zucchero....heheeh sei troppo forte !!!!! a presto Pippi
RispondiEliminanota interessante!!
RispondiEliminae bella foto!
Devo riprendere anche io con le sperimentazioni ma.. voglia di cucinare saltami addosso!!!
ehehe
dai che domani è venerdì!!!