
forse questo post farà impallidire, rabbrividire o sorridere gli intenditori di vino che leggono, per piacere o per caso, le pagine di questo blog... ma sono anche certa che molti altri lettori non hanno mai visto come si fa il vino. precisiamo: come si fa il vino "in casa". vorrei quindi chiarire che la spiegazione che segue non vuole avere carattere scientifico, bensì solo documentario di una realtà che personalmente sento molto, perché qui, in tutte le case degli onesti contadini, questo è un momento sacro dell'anno, e come tale merita di essere raccontato :-)
e dunque si parte: la vendemmia!

è bene radunare braccia in abbondanza: si chiamano parenti, amici, vicini e chiunque altro possa dare una mano, in cambio di un buon pranzo offerto dalla casa ;-)

i grappoli volano velocemente nei secchi, si chiacchiera, si ride, si raccontano barzellette, si canticchia, si spettegola sul vicino (assente).



col rimorchio del trattore strapieno si torna a casa, si pigia l'uva e si separano i chicchi dai raspi con l'apposita macchina. i chicchi d'uva vengono poi inviati nel tino, lavato e ripulito. dopo qualche ora inizia la fermentazione, e, di conseguenza, la bollitura.

nei giorni successivi, l'uva in fermentazione deve essere "affogata" due volte al giorno con un pestello, in modo da non far ossidare quella che sta a contatto con l'aria, in superficie. per fare questo, mio nonno ha costruito questo pestello anni e anni fa, e ancora viene usato:

dopo circa 5 giorni di bollitura, si assaggia il mosto: se il rapporto fra l'acidità e lo zucchero è quello giusto, si procede alla svinatura, altrimenti si aspetta ancora qualche ora. mio nonno ha confessato di essersi alzato all'una di notte per paura che fosse ora di svinare...
prima aprendo il rubinetto, poi allentando la bocchetta del tino, comincia ad uscire il primo vino:


i filtri sono del tutto rudimentali: un colino di quelli della ricotta, e una specie di "zanzariera" col manico posta all'interno del tino, davanti all'usciolo ;-)


dopo un po' si smonta completamente la bocchetta per estrarre le vinacce, che adranno spremute. da anni, anni e anni, si usa questo bellissimo strettoio, che viene smontato, lavato, asciugato e quindi riassemblato:



con un rastrello si estraggono le vinacce dal tino, che vengono sistemate e pigiate con un pestello nello strettoio.


per le nostre quantità, occorrono dai 3 ai 4 pieni per "strizzare" tutte le vinacce, ovvero un'operazione che inizia la mattina e finisce nel tardo pomeriggio. nel frattempo il liquido comincia a fluire da sé:

il montaggio dello strettoio è un'operazione geometrica che va fatta con precisione: prima si monta il coperchio, poi gli "zeppi".

i pezzi di legno devono essere messi a direzioni alterne, e devono essere alti quanto basta per arrivare fino in cima all'ingranaggio; sono sempre gli stessi legni da decenni: ormai la misura è quella ;-)


occorre fare attenzione a non toccare la vite dello strettoio coi legnetti:


adesso si può cominciare a stringere: si spinge sulla leva metallica e il coperchio comincia a scendere e a fare pressione sulle vinacce.

il succo che ne esce è quello più prezioso:


si va avanti così per ore, goccia a goccia, e il vino raccolto, ulteriormente filtrato, va a finire nella botte per l'affinatura. seguiranno alcuni altri passaggi, altre piccole operazioni, alcuni travasi, ma il più è fatto: non resta che aspettare per assaggiare il frutto di tanto lavoro.
alla salute!

:O SaruZ B-E-L-L-I-S-S-I-M-O post! foto spettacolari e racconto puntuale e preciso. posso garantirti che fa un certo effetto anche a chi come me lo ha visto fare da una vita..
RispondiEliminama ce l'hai un po' di mosto da darmi che ci faccio la marmellata??? lo aspetto con la zucca? in cambio delle castagne ahahaha :D
beh Sapina, davvero un bel lavoro questo post, pieno di belle foto e spiegazioni dettagliate. Nelle aziende vitivinicole è entrata per fortuna un bel po' di tecnologia, che facilita e ottimizza determinate operazioni e procedimenti, ma i passaggi sono esattamente gli stessi.
RispondiEliminache meraviglia! brava, bellissimo, grazie da tutti gli amanti della bontà e della bellezza.
RispondiEliminaBellissimo racconto... traspare tutto l'amore per la terra e i suoi frutti preziosi!
RispondiEliminaGrazir mille, è sempre un piacere passare di qua.
beh... per chi come me nonha mai visto fare il vino (ma ho sempre visto soltanto imbotrtigliarlo) devo dire che sei stata chiarissima e le foto molto dettagliate... grazie per aver condiviso con noi questo momento e questa festa!
RispondiEliminaAlla salute!
:-)
Ho letto questo post come una bambina piccola a bocca aperta. I colori del succo sono di un'intensità impressionante. Ma il bello è la comunità che si viene a creare intorno all'evento. È una fortuna oggigiorno poter partecipare ad una cosa del genere.
RispondiEliminaDavvero un bel post. Un abbraccio, Alex
Da piccole abbiamo partecipato a numerosissime vendemmie, poi crescendo abbiamo lasciato ad altri questo mestiere.
RispondiEliminaLa vendemmia è un momento per ritrovarsi e stare assieme, preparando un qualcosa che prima o o poi tutti apprezzano...
Partecipando alla fine il risultato lo senti anche un po' tuo no?!
Comunque hai dato un'eccellente ed esauriente descrizione di questo "rito"!!
bacioni
Sono queste le cose che mi piacciono, la semplicità delle cose che da sempre si mantengono uguali! Usare i vecchi arnesi, curarli ogni anno per farli durare nel tempo, chiamare le varie parti con il loro nome dialettale, continuare a tramandare un sapere antico...e poi che belli questi eventi che aggregano e che uniscono gli amici e la famiglia! Brava Sara!
RispondiEliminaè fantastico mostro il post alla mia gnoma....grazie di cuore!
RispondiEliminache belloooo è fantastico!!!
RispondiEliminaNon avevo mai visto!
Ora però mi è venuta voglia di assaggiarlo! ahah
Chissà che profumi!
troppo interessante!Complimenti un bellissimo racconto e delle foto stupende!Smack
RispondiEliminaChe bello Sara deve essere un evento davvero gioioso...ha il sapore delle cose antiche e genuine...mi piacerebbe potere partecipare...magari il prossimo anno mi trasferisco per un po' a casa tua :P
RispondiEliminaUn bacio fra
Questo post è quasi emozionante...grazie Sapina!
RispondiEliminaSenti un po', ma tu hai lavorato o hai solo fatto le foto??!?? Ha ha ha!
Grazie.
bel post descrittivo...di un lavoro antico, ma ancora perpetuato nel privato o nelle cantine a livello famigliare, grazie per avercelo ricordato....già che ci
RispondiEliminasei allunga un bicchiere di mosto
che qualcosina ci faccio di sicuro
ciaoooo!
Questo è uno di quegli appuntamenti che mi mancano tantissimo, ne ho parlato qualche tempo fa in un post... noi si schiacciava addirittura coi piedi!! Ti immagini le risate???
RispondiEliminaFoto strepitose, as usual!!! :-) Io ho assistito ad un pezzino della tua vendemmia via cavo, è un pò come se fossi stata li con te!
Ci vediamo tra 3 giorniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! Ciao patasgnaus...
Sere - cucinailoveyou.com
Bello!!!!! sento persino il profumo del mosto...che colori.....io non ho mai visto fare il vino per cui ti ringrazio !!! apresto Pippi
RispondiEliminaCi voleva un post come il tuo in questo periodo, veramente azzecato e interessante! E poi quel color vinaccia..che meraviglia:) Elga
RispondiEliminaBellissime le foto, una sfilata di colori, un crescendo fino alla colata di vino....
RispondiEliminaL'ho visto fare fin da piccola, i miei avevano una vigna enorme, ora abbattuta, purtroppo, così le immagini che vedo, mi sono familiari, sono piene di ricordi e profumano di vino!
Baci da Sabrina&Luca
Lascio da parte ogni elogio del (buon) vino, per sottolineare una cosa di questo post che vale oro: il ricordarci di come il vino nasce dalla terra e dal lavoro dell'uomo e non sugli scaffali dei wine bar.
RispondiElimina10 e lode!
Ciao salsina, bel reportage di come si fa del buon vino...colori intensi e a me il vino rosso piace molto!
RispondiEliminaSi può sapere se questo vino di tuo nonno ha un nome?
Beata te che lo puoi bere deve essere buonissimo:)
Carla
Coucou, j'ai enfin fait ton super gâteau..j'ai fait le lien vers ton blog...et bravo pour ton billet sur le vin route bonheur
RispondiEliminadavid grossman dice che il lavoro degli scrittori è esprimere l'inesprimibile io per fortuna non sono una scrittrice :)
RispondiEliminafoto spettacolari complimenti ciao
RispondiEliminaciao a tutti, sono molto felice che il post vi sia piaciuto :)
RispondiElimina@chi mi chiede il nome del vino: ahahha no, decisamente non ha un nome! comunque è fatto con uve di sangiovese e gamay. e di solito è buonissimo ;-)
si vero è!, mi sono sentita in gita come i bimbi che alle scuole elementari li portano in gita a vedere "il mondo" quello vero
RispondiEliminamah
che cosa bedda mifacisti vidiri
*
cla
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RispondiEliminaBello questo "reportage di vendemmia casalinga"...anche i mie nonni e zii in Calabria fanno il vino e non sai quanto mi piacerebbe poter essere lì con loro per dare una mano.....baci
RispondiEliminacomplimenti per il post adesso almeno tutti sanno quanto lacoro c'è da fare, non volermene è il più bel post che hai fatto
RispondiEliminaCiao, ciao..o fatto il linki per il tuo blog sul dolce di fragola...era troppo buono...meraviglioso....di dolce...grazie a te..Passa una buona serata...
RispondiElimina..che dire se non AFFASCINANTE?! Una tradizione che sento molto viva anche dalle mie parti e che hai raccontato facendo gustare a noi tutti il sapore del "ricordo" ^_^
RispondiEliminaSpettacolo!! Io ho vendemmiato solo una volta nella mia vita e ho dei bellissimi ricordi! Complimenti per il reportage!!
RispondiElimina^__^
Bellissimo reportage! Io non ho mai partecipato alla vendemmia...ma tu raccoglievi uva o facevi solo le foto? :-)))
RispondiEliminaCiaooo,
Aiuolik
che ricordi....quando mio nonno e poi mio padre, facevano il vino...in quei giorni si sentiva un profumo meraviglioso in casa....e il sapore di quel "succo d'uva" (come chiamavo il mosto da piccola) che meraviglia!!!!
RispondiElimina...complimenti, davvero un bellissimo post!
mari
Ma che bel reportage.... fantastico!!!!!!!!
RispondiEliminail vino è sempre un bel racconto
RispondiEliminaChe bello, mai avuto il piacere di vedere dal vivo certe cose. Immagino la fatica ma la soddisfazione ! Buona settimana :)
RispondiEliminaChe bello spettacolo sapetta!
RispondiEliminaA volte non si conosce o almeno non tutti conoscono i passaggi e il lavoro che c'è 'dietro'!
bacioni