
ricordo che anni fa si raccoglievano le olive non prima della metà di novembre, spingendosi spesso fino a dicembre: un freddo pungente che gelava le mani, arrossiva le orecchie, mordeva i piedi dentro le scarpe umide.

era comunque una festa: quando si raccoglievano le olive vicino casa, una o due donne si occupavano della cucina, mentre nei giorni di raccolta negli uliveti più lontani, in collina, bastavano un panino e qualche salsiccia.


ma perché parlo al passato? è ancora tutto così, tutto come sempre :-) è cambiata un po' solo la stagione di raccolta: qualche domenica fa, per raccogliere le olive da cui è uscito questo olio, quasi tutti eravamo in maniche corte...

so che in alcune zone d'italia si stendono i teli e si aspetta che le olive cadano da sé. terre diverse, usanze differenti: da noi sarebbe impensabile, quasi sacrilego lasciar cadere le olive. appena l'invaiatura dei frutti (la "maturazione", il cambio di colore) raggiunge il livello ideale, che per noi è a occhio e croce quello della foto che segue, ci si organizza per radunare gente quanto basta per fare la raccolta nel più breve tempo possibile.

eravamo in quindici quel giorno, ognuno con i propri compiti: chi sposta i teli e li sistema, chi li svuota delle olive, chi trasporta le cassette piene, chi pettina (a mano o col rastrello di plastica) i rami più bassi, chi si arrampica sulle scale per raggiungere le olive più alte.


è un lavoro faticoso, anche pericoloso: nei terreni scoscesi si rischia di cadere e bisogna stare sempre in guardia. i miei nonni sono delle rocce, portano avanti questo lavoro (e tanti altri) da una vita, e per fortuna anche i miei genitori danno una mano. io ci provo, e di sicuro, quando verrà il momento di essere più presente, non mi tirerò indietro: non potrei mai lasciare incustoditi gli uliveti, i vigneti e i campi che la mia famiglia ha curato per decenni.


credo che sebbene le nuove generazioni siano confinate a lavorare fra le scartoffie, le tastiere di plastica e le poltrone imbottite, sia indispensabile conservare sempre il contatto sacro con la Terra.



piccolo consiglio: se non avete la fortuna di possedere un uliveto, comprate sempre e solo olio italiano 100% di cui sia rintracciabile con chiarezza l'azienda produttrice, meglio ancora se con l'indicazione dei cultivar (i tipi di olive utilizzati).
la raccolta dell'olio è un'attività che sa molto di qualcosa di sacro...
RispondiEliminal'olio che ne esce è molto piòù corposo di quello che normalmente acquistiamo in negozio, ma ha anche un sapore tutto suo...perfetto con semplici crostini di pane abbrustoliti!
bacioni
come sarà bello eh! anche noi l'abbiamo messo sul blog l'olio nuovo perchè mette sempre allegria e da un'emozione un orgoglio indescrivibile! e quante sfumature di colori per oli diversi!
RispondiEliminasalsina, anche io ho collaborato domenica scorsa!! E' stato stancante, ma il sole era tiepido, anche a 700 m di altitudine...con il freddo la storia sarebbe cambiata parecchio :))
RispondiEliminaUn bacio a te ed ai tuoi nonni, io li adoro, anche se non li conosco! :)
Però che colora fantastisco ha il vostro olio, proprio quello che preferisco, verde intenso, opaco denso,e immagino...profumatissimo
RispondiEliminaIo nn sono una appassionata di olio no..Di piùùùùùùùù!
RispondiEliminaQuello nuovo poi mi fa morire,bellissimo reportage !
Quando leggo questi tuoi post, la voglia di mollare tutto e aprire una azienda agricola mi assale fortissima. E' un sogno che ho da tempo. Poi mi ricordo che non ho nessuna preparazione a riguardo e torno con i piedi per terra. Così mi accontento di guardare le tua meravigliose foto e fantasticare ad occhi aperti
RispondiEliminaGrazie per condividere questi attimi con noi
Un bacio
Fra
Uffa, come ti invidio quella bottiglia d'olio é un pregio poter averla.
RispondiEliminaBuon fine settimana
che bello, visto così è affascinante, deve essere un lavoro faticosissimo, certo l'olio sarà buonissimo :-)
RispondiEliminaridendo e scherzando di questi tempi, non sai quanta gente nel mio settore sta pensando alla vita agreste..beh, io sono onvinta da tempo che sia nettamente più soddisfacente!Il veder generare i frutti reali dalla madre terra, il trasformarli..impagabile.Grazie cara per offrirci sempre queste immagini e queste testimonianze di vita vera.Credo tu sappia la fortuna che hai tra le mani!
RispondiEliminaUn grande bacio
saretta
ahahah .. sei sicura che non sei venuta a fregarti una bottiglia dai miei! :D:D
RispondiEliminasembra la stessa bottiglia, lo stesso colore di quello che mi sono "goduta" oggi! :) pranzo con una fettunta veloce.
pazienza.. era il tuo regalo di compleanno... verrò a mani vuote stasera!! :D:D
Ti leggo su bloglines subito dopo la piccola cuoca. Nessun ingrediente della nostra cucina è Italia come l'olio evo. Belle foto. Ciao
RispondiEliminache meraviglia quasi una fiaba
RispondiEliminaTre giorni fa ho ricevuto in regalo una bottiglia di olio con poche ore di vita!
RispondiEliminaCoinvolgente il reportage sulla raccolta: io non ho mai partecipato, ma i racconti che altri ne facevano mi hanno sempre affascinata e l'anno scorso vi ho dedicato un post
che bello la raccolta delle olive!
RispondiEliminaI miei hanno un piccolo pezzo di terreno con un oliveto. Ogni anno ci si organizza col parentado (quest'anno toccherà anche a me!) e in un weekend si raccolgono le olive, stendendo le reti e battendo le fronde con rastrelli e bastoni. Si portano i sacchi al frantoio e si ritorna con un olio torbido, verde e fragrantissimo.
E' una micro produzione, giusto per consumo familiare e per regalare qualche bottiglia agli amici, ma la soddisfazione di cucinare col proprio olio è impagabile.
Magnifico post! così ho potuto imparare qualcosa di questo mondo così affascinante ... mi è venuta voglia di pinzimonio, peccato non poter allungare la mano e assaggiare l'olio nuovo
RispondiEliminache bello fare la raccolta attraverso le tue parole e le tue foto ;)
RispondiEliminabellissime foto e s il periodo di raccolta è cambiato eccc...... come lo provi con la tradizionale ricetta x assaggiare l'olio,la bruschetta o con l'uovo sodo cotto sotto la cenere? ciao
RispondiEliminaBuono l'olio nuovo...in genere al frantoio si fa la prova olio con il pane fresco oppure leggermente tostato...
RispondiEliminaBellissimo il tuo reportage!!
ecco anche io la scorsa domenica ero in cima ad un ulivo!!!!! eheheh.... però devo dire che mi è piaciuto più quest'anno con una temperatura così che l'anno scorso..... con 8 maglioni per non sentire freddo e altrettanti paia di calzini!!!
RispondiEliminaCiao
Ero stata invitata da un'amico che andato giù in umbria nella sua azienda a raccogliere le ulive! Alla fine ho rinunciato perchè mi trovavo io con tutti maschietti...però mi ha detto che mni porta l'olio fresco fresco!
RispondiEliminaIo sono una di quelle che ha avuto la fortuna di vivere la compagna sotto tutti i punti di vista. Si cominciava ad Agosto con i pomodori, poi il vino e in fine le olive. Era molto stancante ma la soddisfazione era tanta, a volte avrei voglia di poter rivivere quei bei momenti....
RispondiEliminaUn abbraccio
Questo post descrive veramente bene lo spirito e il piacere di questi momenti. Sono due anni che manco l'appuntamento, ma più volte ho partecipato alla raccolta nel podere di un amico che ha una piccola produzione in Toscana.
RispondiEliminaRicordo bene il freddo di qualche anno fa ed era l'ultima settimana di ottobre!
Quante belle olive... il mio "grandissimo" albero che ho nel giardino, quest'anno ne ha fatte ben due!!! Pensi che una goccia di olio riuscirò ad estrarla???!! ;o)
RispondiEliminapensa che io aspetto praticamento tutto l'anno per potermi assaggiare un po' di buon olio che "pizzica" o almeno qui a Firenze è così..perchè è proprio buono!
RispondiEliminaBellissime foto brava!
Silvia
Il prossimo anno vengo ad aiutarti!
RispondiEliminaIl tuo olio è strepitoso...si trova in commercio?!
@gallina: no, non si trova in commercio: solo dal contadino! (mio nonno :)))
RispondiEliminaciao sono Alessia dalla Sicilia.. sono tornata nel tuo blog interessantissimo :) io anche in questo periodo sto raccogliendo le olive con mia madre.Abbiamo un piccolo fazzoletto di terra con 12 alberi di ulivo, non sono tantissimi.. ma bastano per produrre un pò d'olio sano e genuino!Da piccola adoravo il momento della raccolta perchè si riuniva tutta la famiglia, adesso siamo solo io e mia madre perchè la nonna non ce la fa più..:( a presto ciao! :)
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