
carmelitani, domenicani, francescani e cappuccini: sono i quattro ordini mendicanti rappresentati, gastronomicamente parlando, da mandorle, fichi secchi, uva passa e noci per il colore del rispettivo saio; è la frutta servita tradizionalmente in provenza fra i tredici dolci di natale, tredici come il numero degli apostoli più gesù. ho molti parenti in provenza, e una volta vi ho trascorso il natale, tanti anni fa, insieme alla mia famiglia: ricordo l'abbondanza di dolci sulla tavola, ma in quel momento non mi venne in mente di contarli, anche perché avremmo sforato certamente il numero 13: c'erano i rinforzi portati dall'italia dalla nostra truppa ;-) comunque i quattro mendicanti, pur se non sempre con questo nome, sono tradizionalmente presenti un po' ovunque anche in italia sotto natale: ho pensato di utilizzarli per un primo piatto che potrebbe essere un'idea per il pranzo o la cena del 24, anche come piatto unico: c'è sostanza!
ORZOTTO AI QUATTRO MENDICANTI E RICOTTA SALATA
ingredienti per ogni porzione
70 gr orzo perlato
quattro-cinque mandorle
due-tre noci
un fico secco
un pugnetto di uva passa (io ho usato lo zibibbo)
un cucchiaio scarso di rum
olio extravergine
un cucchiaio di latte di mandorle
ricotta salata stagionata
acqua calda
sale
pepe nero di mulinello
tostare in padella antiaderente la frutta secca, tritata grossolanamente e spellata. tritare i fichi secchi e tenere da parte insieme all'uvetta. scaldare l'olio e tostarvi l'orzo per due minuti. sfumare con un goccio di rum, quindi aggiungere acqua bollente salata quanto basta per la cottura, unire la frutta tostata e mescolare. cuocere a fuoco medio mescolando di tanto in tanto; a cinque minuti dalla cottura aggiungere uvetta e fichi, portare a termine la cottura e mantecare fuori dal fuoco con latte di mandorle e ricotta salata grattugiata. servire con qualche scaglia di ricotta salata.
Passare di qui mi arricchisce ogni volta...non sapevo di questa associazione fra cibo e religione, però mi piace molto
RispondiEliminaUn bacio
Da noi la tradizione impone che la sera della vigilia di Natale, il cenone sia strutturaro con 13 pietanze, ma nei tempi moderni si tende a sovrabbondare.
RispondiEliminaMi piace molto l'idea di questo orzotto con frutta secca.
Baci
a parte che dovevi fare il giochino dell'indovina cosa c'è in questo piatto come hai fatto con me e cici... e dire soprattutto che ho indovinato praticamente quasi tutto....
RispondiEliminama è dolce amica?! vorrei capire il sapore... gli ingredienti sono tutti di mio gradimento, lo proverò... un abbraccino...
ehilà grazie amici ;-)
RispondiElimina@sere: ti dirò, è dolce solo quando mordi l'uvetta, o i fichi secchi: per il resto sa di "tostato" :D e poi la ricotta salata rimette a posto i sapori ;) a me è piaciuto moltissimo!
Saruz mi sembra una bellissima idea degna di questo blog sempre innovativo ma attento alla tradizione e alla cultura gastronomica.
RispondiEliminaIl blog è una bella cosa, permette di esprimersi e di dare un proprio contributo, a volte marginale a volte la voce si fa sentire forte.
dovrebbero tutti seguire il tuo esempio quando si parla di cucina sui nostri blog. parlare di un piatto e fare capire che è innovativo e contemporaneamente parlare di una tradizione che lo ha ispirato, usare un nome appropriato che non riporti a qualcosa che sia completamente diverso. ricordiamoci che abbiamo in mano "l'attenzione" di molte persone che prendono per buono quello che scriviamo senza pensare al nostro grado di "autorità".
E' bello questo mondo, ma per difenderlo anche da chi vuole "oscursarci" impegnamoci a farlo diventare un "mondo migliore" :)
.. e così è finita nei propositi natalizi
BUON NATALE SARUZZZ.. ahahah
interessante, chissà dov'è nata la leggenda (improprio il termine passamelo :P) geograficamente parlando...
RispondiEliminaintrigante la proposta, complimenti :D
wenny
che bonta'!!!
RispondiEliminama è davvero semplice è buonissimoquesto orzotto!!
RispondiEliminaquesti mendicanti ne sanno sempre una in più..sarà l'ispirazione divina!!!
un bacione
Ed ancora una volta mi hai insegnatoqualcosa...sara sei incredibile!Bella sia la ricetta che la spiegazione.
RispondiEliminaUn abbraccio
Sono una grande ignorante.
RispondiEliminaNon sapevo:
a)quanti e quali fossero gli ordini mendicanti, nè il colore dei loro sai
b)che tali ordini fossero associati a frutta secca, gastronomicamente parlando
c)che in Provenza si servissero 13 dolci per Natale
d)che gli apostoli fossero 13, mi ero fermata a 12
Ed ora vado a studiare perchè so di non sapere.
E sono stata pure a scuola dalle suore...
...che dire...sai sempre come rendere ricette semplici delle vere prelibatezze...piatti da re!!
RispondiElimina...non mi stancherò mai di farti i complimenti!!!
@ciciuzza: ma grazie! effettivamente è una cosa alla quale tengo molto: dare un senso profondo anche alle piccole cose! ricambio gli auguri ma ci sarà modo... :D
RispondiElimina@lydia: aspetta leggi bene: 13 sono i 12 apostoli + gesù = 13 :-DDDDD
@le vinaigre: tenc iuuuuuu
orzo fatto cosi e arrichito con frutta secca e bunonissimo, un sapore molto speciale
RispondiEliminaOriginalissimo il tuo orzotto!
RispondiEliminaSalsina, ho fatto per il pranzo lo sformato di pane secco e cavolo nero, ma a mo' di zuppa, il sapore è buonissimo!
Grazie!
Ma che bello questo blog! Ci sono passata per caso...complimenti veramente!! Ti aggiungo tra i miei preferiti, ok?
RispondiEliminaEcco, lo sapevo, non solo sono ignorante, ma sono anche bella rintronata!!!!!
RispondiEliminaPerò sono contenta non sia crollata una delle mie poche certezze: il numero degli apostoli.
Pensa che stavo scomodando i vangeli apocrifi per trovare un passo in cui si dicesse che gli apostoli erano 13.
Poi, ho anche pensato, suggestionata dal tormentone di qualche anno fa di Ron Howard, che in Provenza considerassero la Maddalena il tredicesimo apostolo.
Insomma, per aver letto frettolosamente stavo quasi per essere scomunicata :-DDDDDD
@lydia: ahahahha bene, sono felice di aver salvato la tua "santità" AHAHAH :D bacioni!!
RispondiElimina@denise: benvenuta! aggiungimi pure grazie, con molto piacere!
@rossa di sera: grazie a te, sono felice che ti sia piaciuto :D
Ti ringrazio di cuore, sai, non tanto per me, ma a mia nonna sarebbe venuto un coccolone se fossi stata scomunicata coram populo :-DDDDD
RispondiEliminaEcco, dopo questo quarto d'ora di risate, torno dai miei panettoni
Leggendoti imparo sempre qualcosa di nuovo! Interessante anche la ricetta, ciao!
RispondiEliminaChe poesia sei riuscita a intrappolare in questo piatto?! Segno, la ricetta, questa sono curiosa di provarlo
RispondiEliminaVoglio proprio assaggiarlo, ogni volta che passo da qui imparo qualcosa di nuovo, grazie
RispondiEliminaElegantissimo! La ricotta che utilizzi alla fine è quella stagionata? Mi riprometto sempre di acquistarla, e poi mi scordo :-P. Magari col pensiero dell'orzotto riesco a fare un promemoria più duraturo!
RispondiEliminasempre belle le tue ricette moschina: rimani tra le mie preferite ;)
RispondiElimina@twostella: sì, ricotta salata stagionata! aggiorno subito il post: non mi ero accorta che potesse essere ambiguo :)
RispondiElimina@cinzia: graaaaaaaaazie cara :D
dio,dio,mio dio....c'ho tutto e sola soletta in casa mi preparo questo delizioso piatto quale prova di un'eventuale pietanza natalizia!!!!
RispondiEliminaEcco dalla provenza l'anno scorso ho ricevuto questo magnifico cofanetto, forse lo hai gustato anche tu? http://viadellerose-miceli.blogspot.com/2007/12/regali-di-natale.html
(*____*)
@mariluna: fantaaaaaaaasticooooooooo :D purtroppo no, non l'ho mai ricevuto per intero: solo tanti calissons :D
RispondiEliminase fai l'orzotto fammi sapere com'è! :-*****
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminanoto con piacre che durante la mia assenza hai prodotto dei piatti davvero eccezzzzzzzionali, dai quali di sicuro prenderò spunto come ad esempio questo e come il risotto con le mele cotogne, ma haimè dovrò farlo l'anno prox visto che per quest'anno non ne ho più :(
RispondiEliminabacio!
mi piaceeeeee
RispondiEliminaCi sono degli auguri speciali per te sul blog! Bacio
RispondiEliminaSei sempre una scoperta , salsina....fortuna che ho comprato anche i fichi secchi quest'anno, cosi' non ho dimenticato nessuno dei 4 ordini!!!
RispondiEliminaUn bacione :)
Che bellissima idea!!! Conoscevo la storia dell'associazione tra il colore della frutta secca e quello delle vesti dei frati, per averla letta sul blog di Romy, in relazione ai mendiants dolci, ma mai avrei pensato di usarli per un "orzotto"!
RispondiElimina"Totirakapon" vive e cucina in Marsiglia e ti consiglia per "les treize desserts" di dare un occhiata a "www.web-provence.com".
RispondiEliminaBuon Natale !
Mi piaccioni queste commistioni di gusti... proverò anch'io a preparare questo piatto!
RispondiEliminaun abbraccio
in partenza per passare il Natale dai miei,passo per farti i miei migliori auguri ;)
RispondiEliminaJe passe pour vous souhaiter mes vœux par ce petit message, car je vais être absente pendant les fêtes.
RispondiEliminaNoël se nourrira de miel, de brioche et de lumière
Nous tremperons dans le bon café chaud la bûche
A la belle saveur de crème vanille et chocolat
Mille flocons de sucre glace tombent aux quatre coins de l’hiver
Et la maisonnée rêve à tous tes cadeaux, beau Père Noël.
Pour cette nouvelle année, Je n'ai que quelques vœux à formuler : La joie, le bonheur, l'amour et, bien sûr, la santé !
Que ces jours de festivités vous enveloppent de joie de vivre ! Et, que celle-ci se poursuive tout au long des mois qui viendront égayer vos jours de soleil.
Joyeux Noël,
Bonne et Heureuse année 2009 !
Salsina...ti ho votata...con il mio sei a 2 voti....
RispondiEliminaPero'..bella la ricetta.
RispondiEliminaI frati mangiano sempre bene...danno il nome anche ai piatti...
Da provare!
bella idea!!!su un primo piatto non ci avrei mai pensato!!!!
RispondiEliminaSoo passata per un salutino e per dirti che ho provato la tua pasta con il cavolo nero e acciughe..... me è piaciuta un sacco..Grazie per la ricetta!!!!
bacio
ciao a tutti, buon lunedì! grazie per i commenti!
RispondiElimina@maya: splendido, sono felice che ti sia piaciuta, grazie mille! :-)))