vi è mai capitato di prendere dagli scaffali di un negozio un qualsiasi prodotto e leggere gli ingredienti? sicuramente sì. anzi io devo dire che mi sento abbastanza "maniaca" dell'ingrediente da leggere sempre tutto e pretendere pure di capire quel che leggo. sì ma non è normale? voglio dire: mangiare un alimento significa introdurre nel nostro corpo un elemento estraneo, che da quel momento entra a far parte di noi. e dunque, quale atto è da considerare più invadente di questo in natura? per me, nessuno. beh comunque vi sarà capitato di leggere in etichetta non solo ingredienti dal nome chiaro o quanto meno scritto per esteso, ma anche criptiche sigle del tipo E153. spesso succede che mi segno la E, non compro il prodotto, e vado a cercarmi su internet a cosa corrisponde questa sigla, cosa che il più delle volte riconduce ad una sostanza dal nome impronunciabile che va solo ad arricchire la mia ignoranza. per questo quando izn de ilpastonudo mi ha contattata per propormi di leggere l'ultimo libro di Matteo Giannattasio sugli additivi ho detto SI senza neanche farla finire di parlare :-) la cosa davvero interessante è che il suo libro non fa solo da guida, ma è anche un momento di approfondimento sul senso di questi additivi, sulla loro reale utilità, sull'innocuità di alcuni di essi e sulla presunta o certa nocività di altri. ad esempio, l'alluminio: è una sostanza tossica per l'organismo umano ma il suo utilizzo come additivo è consentito. un altro punto che viene affrontato è l'utilizzo massiccio di additivi negli alimenti per bambini: in alcuni casi è sufficiente consumare una piccola quantità di prodotto contenente quel tale additivo per raggiungere e superare la soglia massima consentita. inoltre si affronta il tema degli additivi consentiti negli alimenti biologici e biodinamici, ennesima dimostrazione di quanto sia importante preferirli a quelli di agricoltura "convenzionale". ultima ma non meno importante segnalazione: a differenza delle altre pubblicazioni in merito, il professor Giannattasio fa ricorso unicamente a fonti ufficiali: la JECFA, l'EFSA , la commissione congiunta FAO e OMS ed alcune prestigiose riviste scientifiche. insomma, è un libro assolutamente da non perdere: si compra comodamente online al prezzo di soli 13,50 euro, ma con un gruppo d'acquisto di 5 copie lo si paga 11 euro, comprese spese di spedizione!
grazie izn e grazie prof. Giannattasio per avermi dato la possibilità di conoscere questo libro e di farlo conoscere ad altre persone :-)
la recensione su ilpastonudo
la recensione su pasticciepasticcini
la recensione su defelicitateanimi
la recensione su vanigliacooking
la recensione su fragoleamerenda
la recensione su stelladisale
Potrebbe essere una buona idea regalo. Grazie per la segnalazione :)
RispondiEliminaA me capita molto spesso, anzi quando compro un prodotto prima leggo gli ingredienti e poi la scadenza!!! Utilissima segnalazione!!!
RispondiEliminaUN abbraccio e buona giornata
Bello Sapa, non lo conoscevo e sono tanto tanto ignorante in materia!!
RispondiEliminaUn libro davvero molto interessante, mi sa che sarà uno dei miei auto-regali di natale
RispondiEliminabaci baci
fra
Interessantissima guida da tenere sempre sotto mano!
RispondiEliminaIo credo fermamente che la salute si costruisca prima di tutto a tavola :)
Grazie per avercene parlato!!!
Io sono stata occupatissima e non ho ancora avuto il tempo di finirlo ma..presto recensirò anch'io!Libro bellissimo
RispondiEliminaBacione
Certo, anch'io leggo sempre l'etichetta, ed è bene fare chiarezza perché a volte certi additivi sono utili non dannosi, grazie per la recensione
RispondiEliminaCiao da Francesca
...e io non so come ringraziarti per la tua gentilezza, per la tua disponibilità, e per la tua... sanissima curiosità! Spero tanto che attraverso noi tante tante persone vengano a conoscenza di questi fatti, ché tanto sui giornali e alla televisione mica ce li dicono; sono troppo occupati a parlare di gossip e di politici che litigano tra di loro :-/ un abbraccio
RispondiEliminaAlla fine siamo anche quello che mangiamo, quindi mi pare doveroso da parte nostra informarci su ciò, anche se ammetto che spesso è difficile, soprattutto perchè non c'è la possibilità di avere un riscontro... come dici tu, magari puoi fare una ricerca su internet che però non esaurisce il nostro dubbio. Questo libro è senza dubbio un aiuto notevole per capire e fare la spesa nel migliore dei modi. Ovviamente deve essere mio.... ;)
RispondiEliminacredo proprio che lo cercehrò..grazie epr la segnalòazione!
RispondiEliminaper un'amante della gastronomia molecolare da tempo come me, non può che interessarmi :)
RispondiEliminaBello leggere ogni tanto un post che stimola la coscienza alimentare. Io ho imparato quacosina qui e qui.
RispondiEliminaDevo ammettere di essere un po' ignorante in materia. Me lo autoregalo anche io per Natale! :)
RispondiEliminaHo proprio qui sotto mano una mail diffusa da un'amica con l'elenco degli additivi più o meno pericolosi e dei prodotti principali in cui si trovano, appena l'ho letta mi ha fatto star male.
RispondiEliminaHo proprio bisogno di una pubblicazione come questa per capirci di più.
In ogni caso se a qualcuno interessasse l'elenco che mi è arrivato contattatemi pure ve lo invierò subito.
Intanto quando fate le torte lasciate perdere il lievito bertolini, e tutte le bevande più o meno arancioni idem, và.
grazie Sara della segnalazione, sto proprio incominciando ad approfondire l'argomento (che è davvero una giungla)
RispondiEliminaSara, Grazie. A furia di leggere etichette finisco per non comprare più niente, ora acquisterò questo libro e comprerò sempre meno ;-)
RispondiEliminaSarebbe simpatico mandarne una copia a quelli di Striscia che ancora non hanno capito (o fingono di non capire) dove si nascondono i VERI pericoli.
grazie mille gente, ero sicura che l'argomento avrebbe interessato molti! scusate se rispondo solo adesso ma ho avuto la febbre :-P
RispondiElimina- izn: ma è stato un onore :D
- giovanna: quanto hai ragione...
- sara: fortunatamente uso il cremor tartaro da un sacco di tempo! comunque scrivi ciò che sai sull'argomento, se ti va!
- fiordivanilla: idem :D
Grazie per la segnalazione! Io ho Uncle che da un po' di tempo a questa parte legge tutte le etichette, si documenta e fa i sermoni :-) Quasi quasi gli compro questo libro!
RispondiEliminaCara Salsa, questo libro può esserci molto utile per orientarci nelle scelte di tutti i giorni. Sapessi che fatica faccio a tenermi aggiornata e a seguire l'alimentazione di Marta in una lotta senza quartiere con la scuola che insegna a mangiare male. E' un po' una lotta contro i mulini a vento perchè poi naturalmente le piacciono sempre di più le cose che assaggia fuori a scapito di quelle sane che le propongo io. Ecco che non mangia più lo yogurt intero perchè vuole quello alla frutta (frutta ???? quale ???) che le danno a scuola per merenda, e questo è il minimo...mamma mia che stanchezza !!! Grazie cara, a presto !
RispondiEliminamaniaca delle etichette pronta all'appello!!ormai sono veramente modello investigatrice privata, anche con i prodotti bio bisogna stare attenti! ultimamente mi sto documentando molto anche sui componenti di cosmetici e detersivi....sono fissata, ma è importante sapere e conoscere, quindi ben venga questo post!
RispondiEliminagrazie per la segnalazione. Interessante lettura
RispondiEliminaSempre post interessanti! Mi ritrovo nella tua maniacalità nel leggere le etichette. Mi è tornato alla mente un episodio..un giorno ero all'alimentari e stavo, per l'appunto, leggendo un'etichetta ed ero impressionata dalla quantità di ingredienti chimici nella lista. Quando da dietro una signora(sconosciuta) mi chiama e mi dice "non mi interessa cosa c'è dentro, ma sono buonissimi". Mi è presa una rabbia!!
RispondiEliminaQuesta segnalazione mi sarà utile, grazie!
Anche tu hai risposto all'invito di izn? Mi fa piacere essere in buona compagnia... e poi la lettura è stata molto, molto istruttiva. Almeno per me...
RispondiEliminaA presto!
Sabrine
sono contenta di non essere l'unica! le mie amiche mi considerano fissata. e il problema vale anche nei negozi bio, non tutto il bio si salva dall'olio di palma anzi. grazie per la segnalazione e per la condivisione dei pensieri.
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