Si narra di una bellissima donna di Monteleone di Spoleto, che nel 1494 lavorava come serva nel castello di Vetranola. In quel tempo il territorio fu invaso dalle truppe dei fratelli Vitelli, alleati di Carlo VIII impegnato nella conquista dei domini di Napoli. I due condottieri si presentarono al castello pretendendo di mangiare, e abbondantemente, insieme ai loro soldati. Erano tempi di carestia, c'era ben poco a disposizione, tanto poco che i militari si sentirono insultati dal misero pasto che venne loro offerto e minacciarono di uccidere tutti gli abitanti del villaggio, compreso il promesso sposo della bella serva. Ma fu proprio costei, donna di grandi risorse e fantasia, a placare la fame dei soldati con le provviste messe da parte per il giovedì grasso: salsicce, guanciale, pecorino e uova. Il pasto fu talmente gradito agli sfrontati assalitori che quando le truppe lasciarono il villaggio, alla volta di Napoli, tutte le donne di Cascia si misero a cucinare questo piatto per festeggiare lo scampato pericolo.
la ricetta che pubblico per il progetto monograno felicetti è un piatto in cui necessariamente deve incappare chiunque visiti cascia e dintorni. naturalmente ogni ristorante ed ogni famiglia ha la propria versione degli "strascinati", come per ogni ricetta tradizionale degna di questo nome, ma devo dire che più o meno il sapore è sempre quello perché gli ingredienti sono soltanto salsiccia, pancetta, uova e pecorino. il formato di pasta con cui tradizionalmente si adotta questo condimento si chiama "penchi": sono delle specie di straccetti di pasta fresca senza uova, ma volendo applicare il principio al kamut ho scelto le fettuccine. non c'è stato neanche bisogno di modernizzare più di tanto la ricetta: ho solo terminato la cottura nella salsa all'uovo lentamente a bagnomaria anziché in padella. nota bene: a differenza della carbonara, qui l'uovo si deve leggermente rapprendere, ma appena succede è il momento di servire. la butto lì: secondo me questo piatto è l'antenato della carbonara...
TAGLIATELLE DI KAMUT "STRASCINATE" A BAGNOMARIA (ricetta tratta dal libro "cucine dell'umbria" di salvatore marchese)
ingredienti per 2 persone
5-6 nidi di tagliatelle di kamut
2 uova
mezzo bicchiere di latte
1 salsiccia fresca
1 fetta di pancetta
pecorino stagionato
buccia di limone
noce moscata
sale e pepe
mentre la pasta cuoce, scaldare la pancetta in padella (io ho scolato un po' di grasso). aggiungere dopo poco la salsiccia e portare a cottura. sbattere le uova in una tazza col latte, il pecorino e gli aromi, aggiustare di sale e pepe, preparare un bagnomaria con una pentola fonda e versarvi la salsa. scolare la pasta a metà cottura (circa 4-5 minuti), versarla nella salsa a bagnomaria, aggiungere la salsiccia e la pancetta e girare delicatamente con un forchettone di legno finché la salsa si rapprenda. servire in coppe fonde e calde con dell'altro pepe, limone e noce moscata.
Bella questa storia!
RispondiEliminaottima anche la pasta con un sugo morbido ma molto intenso nel sapore!
baci baci
l'antenato o il pronipote?
RispondiEliminaBeh, come funambola hai un futuro assicurato. Anche per me questa preparazione ha qualcosa di decisamente comune con la carbonara anzi, quando la preparavo le prime volte (tanti tantissimi anni fa...) mi sembra di rammentare che, togliendo il bagnomaria, cuocevo l'intero condimento a base uovo sino a che,analogamente alla tua ricetta, non lo vedevo rapprendersi: nessuno però la disprezzava, penso però fosse la fame giovanile a giocare sul senso critico :-). un grazie ed un bacio, a presto daniele
RispondiEliminaTra circa un mesetto dovrei fare un salto in Umbria, ora non so bene quanto disti Cascia da Gubbio (più tardi mi documento), ma se non sono troppo di fretta un bel piatto di strascinati me lo mangerei proprio volentieri. Antenato della carbonara o no, ci assomiglia. Interessante la storia che ho letto con piacere!
RispondiEliminaciao saruzza
RispondiEliminala foto è impagabile, il racconto degno di te e la ricetta mi piace assai.... un baciotto!
ciao a tutti :)
RispondiElimina-caf: l'antenato. non risulta anche a te che la carbonara abbia al più un paio di cent'anni?
-sare': cascia è ben lontana da gubbio purtroppo! ma gubbio è uno splendore, così austera, sembra scaturire da sé dalla pietra e dai boschi :-)
Storia e gastronomia, leggenda e piatti dal sapore antico: la cosa si fa alquanto interessate :D
RispondiEliminaSe mi capiterà di visitare Cascia, so già cosa assaggiare ....
Mi è piaciuta molto la storia..adoro leggere cose belle come questa, magari assaggiando un piatto di questa pasta :)
RispondiEliminaSi assomiglia alla carbonara, ma strascinato è strascinato!
Preziosa questa ricetta, grazie di tutto Sara!
RispondiEliminaquesti sono i miei post preferiti, una storia, una ricetta, una foto stupenda e uno spaccato di vita!
RispondiEliminaQuanto mi piace questa storia!
RispondiEliminaE anche la ricetta è bella
Complimenti per il tuo bellissimo blog sia le foto, le ricette tutto è molto curato !
RispondiEliminagrazie mille a tutti :)
RispondiElimina-stefania, ti ringrazio sei molto gentile!
Storia e piatto strepitosi!!! leggere un tuo post riserva sempre delle belle sorprese!
RispondiEliminaQuanto mi piacciono queste storie! :-D Pensa che, da piccola, prendevo tutti i numeri della Cucian Italian di mia mamma per legger proprio le storie antiche che riguardavano la cucina....stupende! Ed anche questo piatto è molto interessante!
RispondiEliminabacioni
Ago
è bello accompagnare i piatti della tradizione con la storia della loro creazione, fossero anche solo leggende! una pasta con i fiocchi, alla faccia del colesterolo ogni tanto si può fare un'eccezione!
RispondiEliminaSempre interessanti i tuoi post Sara complimentissimi, la pasta la mangerei ora ;)
RispondiEliminaollapeppa... che bel piatto e che storia interessante, non sapevo... un abbraccio
RispondiEliminaChe bella questa storia, grazie per avercela raccontata! E queste tagliatelle...dire che sono suqisite è dir poco! Mi hanno fatto venire un languorino! E compliemnti anche per il bellissimo blog! Se vuoi passare da me...ho tante ricettine da condividere con i nuovi amici! :-) Un abbraccio
RispondiEliminaMolto carina! Piacere di conoscere il tuo spazio!
RispondiEliminaciao a tutti, grazie della visita :-)
RispondiEliminaBellissima storia e mi piace davvero tanto l'idea di accompagnarla a una ricetta e/o viceversa!!
RispondiEliminaE' bello leggere un post che inizia con una bella storia.. sono amante della storia e trovarmi qui a leggere m'incanta.. m'incanta anche questo bellissimo primo piatto e prima o poi mi muoverò a provare la famosa pasta monograno felicetti... bacio enorme mia dolce sara
RispondiElimina