un ciambellone ad esempio, ma non solo. come credo sia noto a molti, è possibile cagliare il latte con del semplice aceto o succo di limone: si ottiene così la cagliata (che NON E' ricotta, attenzione) ma si ottiene anche e soprattutto molto siero di risulta (che NON E' latticello, ri-attenzione). se la cagliata è diversa dalla ricotta perché molto più grassa, il siero è però abbastanza simile al latticello, ma non è fermentato. se cagliate un litro di latte fresco intero otterrete circa 180 grammi di cagliata: tutto il resto sarà siero. che farne? si butta via? NO. io l'ho usato per fare l'impasto dei ravioli che ho riempito di cagliata: ho ottenuto una pasta morbida e gustosissima... ma questo sarà oggetto un altro post :-) per ora vi dico cosa ne è stato del resto del siero: è finito in un ciambellone di una morbidezza e umidità veramente uniche. il mio latte era di capra appena munto e regalatomi da un'amica di mia madre: di una bontà inaudita. se però avete latte fresco intero di vacca il procedimento è esattamente lo stesso.
CIAMBELLA AL SIERO DI LATTE DI CAPRA
ingredienti per uno stampo medio
3 uova codice zero
200 gr di siero freddo
300 gr farina 0
2 cucchiai fecola di patate
130 gr burro fuso riportato a temperatura ambiente
90 gr formaggio fresco cremoso
150 gr zucchero
1 bustina di cremor tartaro con bicarbonato
per aromatizzare io ho aggiunto:
1 cucchiaio di liquore fatto in casa (io avevo mandarino e anice stellato)
6 fave di cacao sbriciolate
3 cucchiai di marmellata di lamponi biologica
innanzitutto cagliamo il latte. mi raccomando: che sia latte fresco e intero. e non pensiate che utilizzando latte scremato si ottenga una cagliata più magra: semplicemente ne otterrete una quantità inferiore. e non abbiate paura dei grassi: se sono di buona qualità fanno solo bene. fine della ramanzina. versare il latte in una pentola larga; portare quasi ad ebollizione quindi aggiungere 1 cucchiaio e mezzo di aceto o succo di limone filtrato, e una presa di sale. mescolare cuocendo per tre o quattro minuti, quindi spegnere e lasciar riposare per una decina di minuti, mescolando giusto un paio di volte. filtrare con un colino a maglie strette separando così la cagliata dal siero. conservare in frigo entrambi e consumare nel giro di pochi giorni.
per il ciambellone:
io l'ho fatto in modo veramente barbaro, ma l'ho fatto già due volte ed è venuto troppo bene per cambiare sistema. ho mescolato tutto, tranne il lievito e la marmellata, sbattendo bene con una frusta. poi ho aggiunto il lievito, mescolato bene e versato nello stampo (di silicone, così non l'ho dovuto ungere). infine ho sgocciolato la marmellata e l'ho mescolata brevemente con una forchetta facendo dei movimenti dal basso verso l'alto, ma senza amalgamare troppo. ho cotto a 165° (statico) per 55-60 minuti, lasciato raffreddare quasi del tutto nello stampo quindi capovolto e sformato.
attenzione e riattenzione ! in effetti molti confondono (o non fanno caso alla differenza sostanziale) la cagliata e la ricotta, il siero e il latticello. hai fatto benissimo a porre attenzione a queste differenze :)
RispondiEliminaAttendo ansiosa i ravioli, non vedo l'ora di leggere il post e vederli!!
Intanto ti dico che questo ciambellone dà proprio l'idea che deve dare: MORBIDEZZA. Si vede dalla testure, dalla forma morbida e armoniosa e allo stesso tempo compatta. mi piace moltissimo. E poi le fave di cacao... sempliciessenziali.
Io voglio assolutamente la ricetta del liquore al mandarino e anice!!! Me la sono persa???
RispondiEliminaviggi': ecco, l'ho appena linkata!
RispondiEliminafiordivanilla: grazie, sì infatti leggo spesso in giro che c'è una gran confusione in merito!
RispondiEliminaProprio come dice la Manu, è la morbidezza e l'umidino fatto persona, proprio dalla foto!
RispondiEliminasembra proprio buono! e grazie per le precisazioni, potrei provare presto a fare questo siero!
Clap clap per la chiarezza ma, parliamo della fortuna di avere latte di capra fresco?!Non potevi che nobilitare al meglio questo dono prezioso!A dir la verità quela ciambella è davvero spettacolare!!!
RispondiEliminaMi sono fermata a "il mio latte era di capra appena munto". A queste parole ho perso il lume della ragione...
RispondiEliminaSe pensi che uso persino il siero delle mozzarelle per fare il pane e la salamoia delle olive per cuocere le verdure o i legumi...
Ma la cagliata la voglio preparare anch'io, come si fa?
onde, ma sei un mito! :D il procedimento per fare la cagliata è scritto nella ricetta :-)
RispondiEliminaDavvero, parliamo della fortuna del latte di capra?! Appena munto non ho mai bevuto neanche quello di mucca... chissà che sapore... Hai fatto bene a chiarirmi le idee sulle differenze ma io finchè non li vedo e soprattutto non assaggio non capisco! Intanto mi riempio gli occhi con questa ciambella soffice e profumata. A presto
RispondiEliminaSpettacolo, grazie! Peccato dover attendere fino al prossimo anno...
RispondiEliminachiarito l'arcano ora che le idee sono chiare possiamo procedere senza buttare via nulla...io il latticello oramai lo compro, il siero é meglio farselo da se! detto questo ci devo proprio provare :) grande Saretta!
RispondiEliminaUn mito, senza detrazioni :)
RispondiEliminaIl ciambellone una delizia e questo post molto interessante......
RispondiEliminaBeh, tesoro... tanto di cappello!! Il ciambellone è venuto benissimo ed è vero che non si deve buttare via niente!! Aspetto di vedere il resto ^_-
RispondiEliminaBaci e buona serata,
Franci
ah come mi piacciono le precisazioni :-) voglio fare i ravioli, è tanto che non la faccio la cagliata e devo dire la verità il siero un paio di volte l'ho buttato perchè ne rimane parecchio... ma anche nel pane o nella focaccia ci sta benissimo
RispondiEliminagrazie a tutti siete gentilissimi :)
RispondiEliminaLe foto parlano da sole e valgono più di mille parole :)
RispondiEliminaBuon 1 Maggio
complimenti per il tuo blog,mi sono iscritta ai tuoi followers...passa de me se ti fa piacere,ciao.
RispondiEliminahttp://cucinadicottoespazzolato.blogspot.com/
Fantastico blog, davvero... Sono rimasta incantata! :-)
RispondiEliminagrazie mille lucia, benvenuta :)
RispondiEliminaho una domanda strutturale...
RispondiEliminase usassi un normalissimo stampo tondo al posto di quello per la ciambella? risulterebbe meno morbido l'impasto a fine cottura? grazie :)
Laura
Ciao Laura, mah! Non credo proprio che ci siano differenze in termini di morbidezza :) Io uso spesso lo stampo a ciambella perché le fette vengono bene, ma se provi con un'altra forma fammi sapere com'è andata!
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